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DESCRIZIONE

Il fiume Alcantara deriva dall'arabo Al Quantarah ovvero "il ponte".

Numerose le testimonianze storiche che di volta in volta, appellarono il fiume con nomi diversi: dai Greci che chiamarono il fiume Akesines o Assinos, a Plinio il Vecchio che lo nominò Asines, da Appiano Alessandrino fu detto Onobalas, per Federico III D'Aragona invece il fiume prese il nome di Flumen Cantaris.
Tutti i Comuni del Parco presentano pertanto numerose testimonianze storiche, meritando una visita approfondita per conoscere meglio le origini della Valle e degli ambienti naturali di notevole pregio naturalistico e paesaggistico che hanno contribuito alla istituzione del Parco.

Le Gole dell'Alcantara, dette anche "Gole di Larderia" o, in misura molto minoritaria, "Gole di Francavilla", sono situate nella Valle dell'Alcantara in Sicilia. Sono delle gole alte fino a 25 metri e larghe nei punti più stretti 2 metri e nei punti più larghi 4-5 metri; il canyon naturale, a differenza di quanto comunemente si pensa, non è stato scavato nel corso di migliaia di anni dall'acqua. L'ipotesi più accreditata è legata ad eventi sismici che, con un movimenti sussultorio-tettonici fecero letteralmente spaccare in due vecchi laghi basaltici formatisi dalla fuoriuscita di magma dalle fessurazioni, vecchie di 300.000 anni, dei basamenti pre-etnei, consentendo all'acqua del fiume di insinuarsi al suo interno. Questo fenomeno è evidenziato dal fatto che la struttura delle pareti (simile in alcuni punti a "cataste di legna" ed in altri a "colonne d'organo") è intatta e spigolosa.
Il fiume Alcantara scorre tra pietra lavica che forma il suo alveo caratteristico. Sul territorio di Motta Camastra in località Fondaco Motta si trova la gola più imponente e famosa dell'Alcantara, lunga per più di 6 km ma percorribile in modo agevole per i primi 3.
La particolarità di questa gola consiste nella struttura delle pareti, create da una colata di lava basaltica (povera di silicio ma ricca di ferro, magnesio e calcio). La lava si è poi raffreddata molto lentamente, dato il grande spessore del plateau creatosi, permettendo così di creare forme prismatiche pentagonali ed esagonali, che richiamano la struttura molecolare dei materiali che la costituiscono.

Scatti a cura di Pierangelo Bonacito

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Come arrivare alle Gole dell'Alcantara (Google Maps)

In auto

Provenendo da Messina e da Reggio Calabria, percorrere la A18 in direzione Catania e uscire a Giardini Naxos. Seguire la prima deviazione a destra per Francavilla di Sicilia, proseguire sulla statale SS185 per circa 12 km, fino ad imboccare il grande cancello di ingresso del Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara posto dopo l’impianto di distribuzione carburanti.

In aereo
Dall’Aeroporto Fontanarossa – Vincenzo Bellini di Catania (70 km), percorrere la tangenziale di Catania verso Messina, imboccare la A18 fino all’uscita Giardini Naxos e seguire come indicato al punto ‘In auto’.

In traghetto
I traghetti giungono a Catania e Messina, uno volta sbarcati seguire le indicazioni riportate al punto ‘In auto’.

Collegamenti pubblici
Dalla fermata “Recanati” di Giardini Naxos, una navetta raggiunge il Parco Botanico e Geologico Gole Alcantara. Il servizio è disponibile esclusivamente su prenotazione chiamando il numero 0942 985010. In alternativa, dalla stessa fermata parte il bus di linea per il parco (Interbus Etna Trasporti).